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Giurisprudenza commentata |
La condanna al rilascio di un immobile (conseguente alla nullità del suo trasferimento) è provvisoriamente esecutiva
Cass. civ.
La Suprema Corte affronta, con la decisione in commento, una questione di forte rilevanza pratica, rappresentata dal tema della provvisoria esecutività di sentenze di condanna o accertamento, nella parte in cui le stesse contengono anche capi di condanna.
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Avviso di convocazione, ordine del giorno e mancata allegazione dei preventivi di spesa
App. Milano
La Corte d'Appello di Milano affronta il tema delle formalità di convocazione dell'assemblea, con particolare riguardo all'idoneità dell'ordine del giorno ad assolvere la propria funzione nell'ipotesi in cui, convocata l'assemblea per deliberare su lavori straordinari, non vengano allegati i preventivi di spesa. La Corte territoriale evidenzia come sussista l'onere di colui che convoca la riunione di porre i partecipanti in condizioni di avere adeguata, seppur sommaria, informazione sui temi che saranno chiamati ad esaminare, di talchè possano coscientemente decidere se partecipare o meno, così come decidere di approfondire i temi in discussione, attuando il pacifico diritto dei condomini ad accedere alla documentazione condominiale. E proprio in virtù di tale molteplice facoltà di accesso alla documentazione condominiale, secondo la Corte meneghina, non si potrà in alcun modo sostenere l'invalidità della delibera per la mancata allegazione all'avviso di convocazione di eventuali preventivi di spesa, ove nell'ordine del giorno sia sufficientemente delineato l'intervento da attuare.
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L'amministratore non è responsabile per gli assegni abusivamente sottratti e contraffatti sul conto corrente condominiale
Conto corrente del condominioChiamata a valutare il provvedimento di condanna di Poste Italiane, la Corte di Cassazione ha precisato che l'evento dannoso, a scapito del condominio, era stato cagionato non tanto dalla mancata verifica, ad opera dell'amministratore del condominio, della quantità e del numero degli assegni in dotazione al conto intestato al condominio, quanto dalla conseguenza dell'appropriazione del titolo da parte di un soggetto non legittimato. Difatti, l'evento dannoso in questione era riconducibile alla condotta dell'ente giratario per l'incasso, per avere disposto il pagamento in favore di un soggetto diverso dal beneficiario.
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Il diritto di abitazione del coniuge superstite sull'immobile di cui è proprietario pro quota il coniuge deceduto ed un terzo
Cass. civ.
La Corte di Cassazione rigetta il ricorso diretto ad accertare l'esistenza del diritto del coniuge superstite ad abitare l'immobile di cui il coniuge deceduto è proprietario soltanto pro quota, in quanto non sussistenti nella fattispecie i presupposti per assicurare, anche attraverso la liquidazione dell'equivalente pecuniario della quota al coniuge sopravvissuto, il godimento pieno del bene immobile.
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All'amministratore del condominio è precluso impugnare la delibera approvata dall'assemblea del supercondominio
App. Milano
La Corte d'Appello di Milano si è trovata nuovamente a decidere sulla sussistenza della legittimazione o meno del condominio, parte di un supercondominio, in ordine all'impugnazione delle spese del riscaldamento centralizzato ed effettuate in base alle tabelle millesimali del complesso edilizio. Nel decidere la controversia, la Corte territoriale, che si è uniformata al consolidato orientamento giurisprudenziale, che nega la legittimazione ad causam del condominio, tuttavia, con motivazione apodittica che emerge dal testo della sentenza, ha solo sfiorato il tema del rapporto tra il regolamento del supercondominio e quello, modificato, del singolo condominio.
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Sfratto per morosità del conduttore per mancato pagamento degli oneri accessori
Morosità (inadempimento)Chiamato ad accertare la legittimità dello sfratto per morosità del conduttore per mancato pagamento degli oneri accessori, il Tribunale adìto ha precisato che, trattandosi di oneri accessori a conguaglio, ed in assenza di diverse previsioni, gli stessi potevano essere dovuti a titolo di rimborso di quanto corrisposto dal locatore al condominio, derivandone la necessità del previo pagamento degli stessi al fine di determinare l'esigibilità del credito. Per queste ragioni, alla data dell'intimazione di sfratto, il conduttore non poteva ritenersi inadempiente, non essendo ancora esigibile l'obbligazione di pagamento degli oneri a conguaglio.
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Il conduttore non può esimersi dal pagamento del canone di locazione adducendo difficoltà finanziarie dovute al Covid - 19
Trib. Roma
La diffusione dell’epidemia da Covid-19, oltre agli innumerevoli problemi, ha comportato anche il sorgere di una serie di questioni in merito alle locazioni ad uso commerciale ed all’eventuale sospensione o riduzione dei canoni locatizi. Il Tribunale di Roma, nel caso sottoposto al suo esame, afferma che il conduttore, il quale non ha corrisposto i canoni di locazione e si oppone alla richiesta di sfratto, deducendo una difficoltà finanziaria dovuta all’emergenza epidemiologica, per liberarsi da responsabilità, non può affermare semplicemente che l’inadempimento è stato determinato dalle misure anticontagio, dovendo fornire, invece, la prova circostanziata del collegamento eziologico tra l’inadempimento e la causa impossibilitante, costituita dal rispetto delle prescrizioni di contenimento del virus. Sulla base di tutte le variabili allegate dalle parti, il giudice procederà ad una valutazione rigorosa e complessiva del rapporto contrattuale interessato.
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L'apertura della liquidazione per sovraindebitamento non è ostativa all'azione di sfratto per morosità
Trib. Roma
Il Tribunale di Roma risolve l'interessante quaestio concernente l'interpretazione del divieto di iniziare e proseguire azioni esecutive per effetto dell'apertura della procedura di sovraindebitamento, che non può ritenersi esteso ai beni di terzi estranei, come nel caso di una procedura di sfratto per morosità e del correlato procedimento di rilascio dell'immobile detenuto dal medesimo debitore.
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Superbonus: i condomini dissenzienti bloccano l'esecuzione della delibera per la violazione del decoro architettonico dell'edificio
Trib. Milano
Chiamato ad accertare la legittimità di un'ordinanza cautelare, nella parte in cui il giudice aveva escluso la violazione del decoro architettonico per le opere deliberate in materia di superbonus, il giudice adìto in sede di reclamo ha revocato tale ordinanza e sospeso l'efficacia esecutiva delle delibere per aver approvato determinati i lavori sulle facciate e l'installazione dell'impianto centralizzato senza il consenso dell'unanimità.
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La delibera condominiale va impugnata dinanzi all'arbitro se previsto dal regolamento condominiale
Trib. Monza
Il Tribunale di Monza risolve l'interessante quaestio concernente la compromettibilità in arbitrato irrituale dell'impugnazione proposta ex art. 1137 c.c. avverso una delibera assembleare condominiale, per effetto della clausola compromissoria presente nel regolamento avente natura contrattuale. Il Tribunale precisa che non osta a tale conclusione l'impossibilità per l'arbitro di sospendere l'esecuzione della delibera impugnata, in quanto tale azione, avente natura cautelare, è sempre proponibile in via d'urgenza dinanzi al giudice ordinario.
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