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Regolamento di confini: essenziali i titoli di proprietà
Cass. civ.
L'individuazione dell'esatto confine tra proprietà limitrofe non può prescindere dall'esame dei titoli di proprietà.
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Fondo cassa. Legittima la delibera che prevede acconti in anticipo per spese di annualità future
Cass. civ.
Al fine di assicurare alla collettività condominiale di poter far conto su di una liquidità economica per far fronte ai maggiori oneri economici futuri, l'assemblea può autorizzare l'amministratore a richiedere ai condomini l'incasso della rata di acconto concernente la gestione successiva dell'anno.
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Rifacimento facciata condominiale. Benefici fiscali e ratifica dell’assemblea delle spese autorizzate dai condomini
Cass. civ.
In caso di mancata nomina dell’Amministratore, l'assemblea, ai sensi dell'art. 1135 c.c., ha sempre il potere di ratificare la spesa effettuata direttamente da parte di alcuni condomini in ordine ai lavori di manutenzione straordinaria delle parti comuni, ancorché non indifferibili ed urgenti. Ne consegue che, in caso di ritardo nella partecipazione delle spese di riparazione e la conseguente impossibilità di documentarle, non spetta il risarcimento per la mancata fruizione dei benefici fiscali.
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Riqualificazione degli immobili: Convivenza di fatto e Condominio minimo ammessi al Superbonus
Cir. Agenzia dell’Entrate n. 24/E, 8 agosto 2020
L’Agenzia delle entrate ha pubblicato una circolare che chiarisce alcuni punti del Superbonus al 110%, l’incentivo fiscale per le ristrutturazioni edilizie con efficientamento energetico o riqualificazione antisismica introdotto dal governo con il decreto legge Rilancio. Di particolare importanza, in ambito condominiale, l’estensione del Superbonus in presenza di un Condominio minimo e nei confronti dei conviventi di fatto.
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Mancata convocazione del condomino all'assemblea condominiale: chi è legittimato ad impugnare la delibera?
Cass. civ.
La mancata comunicazione a taluno dei condomini dell'avviso di convocazione dell'assemblea condominiale rappresenta un vizio procedimentale che comporta l'annullabilità della delibera condominiale. Unico soggetto legittimato a domandare l'annullamento è il condomino pretermesso ex artt. 1441 e 1324 c.c.
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La delibera condominiale non può costituire l'unico parametro interpretativo del regolamento sottoscritto dai condomini
Cass. civ.
Nell'interpretazione del regolamento condominiale, data la sua natura contrattuale, l'interprete ha il dovere di utilizzare i canoni ermeneutici del codice civile e leggere le clausole nel loro complesso, senza limitarsi alle singole disposizioni o cercare di ricostruire la volontà e l'intenzione delle parti contraenti.
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Condominio: l'acquirente risponde per i debiti pregressi?
Cass. civ.
L'acquirente dell'unità immobiliare facente parte di un condomìnio può essere chiamato a metter mano al portafoglio e pagare i debiti sorti in data precedente l'acquisto? A prima vista il quesito potrebbe avere una duplice soluzione a seconda che sia visto con gli occhi del condòmino o del creditore.
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Sulla ripartizione delle spese per il portiere del Condominio
Cass. civ.
Nel Condominio, l’attività di custodia e di vigilanza è dal portiere svolta anche nell’interesse dei proprietari delle unità immobiliari accessibili direttamente dalla strada mediante autonomo ingresso e le spese del servizio di portierato vanno ripartite ai sensi dell’art. 1123 c.c., in misura proporzionale al valore della proprietà di ciascuno dei condomini.
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Danni da perdite idriche nel condominio: è ammissibile la domanda di risarcimento proposta verso la singola condomina?
Cass. civ.
Nel caso di danni derivanti da perdite idriche provenienti da un tubo condominiale, il danneggiato può domandare il risarcimento alla singola condomina, nei limiti della quota, non ricorrendo il litisconsorzio necessario tra tutti i condomini ed essendo il risarcimento dei danni da cosa in custodia di proprietà condominiale sottoposto alla regola della responsabilità solidale ex art. 2055 c.c.
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Il regolamento condominiale non può vietare il distacco dall'impianto centralizzato di riscaldamento
Cass. civ.
La clausola del regolamento condominiale che prevede il divieto di rinunciare all'utilizzo dell'impianto centralizzato di riscaldamento e di distaccare le diramazioni della propria unità immobiliare è nulla, sempre che il distacco non cagioni alcun notevole squilibrio di funzionamento dell'impianto stesso.
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